FAQS

Herpes simplex genitale

 

Che cos’è?

E’ una infezione virale dell’area anogenitale

Da cosa è causato?

Da un virus, l’HSV (Herpes Simplex Virus). Nella maggioranza dei casi di tratta dell’HSV tipo 2 in accordo con quanto in passato si tendeva a ritenere: e cioè che l’HSV1 fosse responsabile solo delle infezioni della parte superiore del corpo (bocca e viso in particolare) e l’HSV2 della parte inferiore del corpo (regione genitale soprattutto). Oggi tuttavia questo concetto è superato: essendo l’HSV1 e l’HSV2 in grado di infettare tutte le regioni cutaneo-mucose, a seguito dell’odierna libertà delle abitudini sessuali (rapporti orogenitali), anche alcune infezioni dell’area genitale sono sostenute dall’HSV1. Oggi quindi si preferisce parlare di herpes simplex oro-facciale ed herpes simplex genitale.

Come ci si infetta?

L’uomo ne è l’unico ospite e la trasmissione è diretta da persona infetta ad altra persona; quella indiretta attraverso oggetti è poco probabile poiché il virus è rapidamente inattivato a temperatura ambiente.

Come si presenta?

Solitamente il primo contatto non determina malattia; solo il 10% degli individui colpiti è sintomatico (infezione erpetica primaria) e lo manifesta sotto forma di balanopostite o di vulvovaginite catterizzate dalla comparsa di piccole vescicole (1-2 mm di diametro), sia isolate sia raggruppate che rapidamente si trasformano in erosioni, che persistono per 4-15 giorni prima de guarire, con la possibilità che rimangano piccole cicatrici. Trattandosi di una fase altamente infettiva bisognerebbe evitare ogni attività sessuale sino a che non è avvenuta la completa guarigione, mediamente 19.5 giorni per la donna e 16.5 giorni per l’uomo.

Cosa succede dopo?

I soggetti infettati sono più spesso tormentati dalle ricorrenze (espressione clinica della riattivazione virale) oppure essere inconsci trasmettitori dell’infezione a seguito della cosiddetta escrezione asintomatica (shedding asintomatico). In quest’ultimo caso il virus viene trasmesso al partner senza che vi siano lesioni visibili per il paziente o il medico. Questa è la modalità di trasmissione più importante per l’herpes genitale: si ritiene che dal 50 al 90 % delle trasmissioni avvenga durante la fase di escrezione asintomatica. Essa si manifesta più frequentemente nel periodo che precede una ricorrenza.

Perché si hanno le ricorrenze?

Una volta che il virus ci ha infettato penetra nell’organismo. Essendo un virus che ha affinità per il tessuto nervoso, esso raggiunge le terminazioni nervose della sede di contatto e, tramite le fibre sensoriali che da qui si dipartono, per via assonale retrograda, raggiunge i neuroni dei gangli nervosi delle radici spinali corrispondenti. Qui il virus rimane rimane per tutta la vita, inattivo, asintomatico (fase latente), in perfetto equilibrio con le difese immunitarie dell’organismo ospite. Stimoli di diversa natura, quali febbre, stress emozionali e fisici, mestruazioni, interventi chirurgici, infezioni sistemiche, terapie immunosoppressive, esposizione ai raggi ultravioletti e/o al freddo, variando lo stato immunitario  del paziente, creano le condizioni favorevoli alla replicazione del virus ed alla sua migrazione in senso contrario, quindi per via assonale discendente, dal ganglio spinale alla cute e/o alle mucose attraverso la via nervosa.

Quindi una volta che ci si è infettati, non si riesce ad eliminarlo?

Verissimo. una volta che il virus è penetrato nei nostri tessuti, per quanto generi una reazione immunitaria, non viene eliminato ma rimane dentro di noi per tutta la vita. E’ una infezione latente (ossia il virus è in uno stato di riposo ) che può però evolvere periodicamente verso una riattivazione, con una frequenza di ricorrenze che tende comunque a diminuire con l’aumentare dell’età.

Come si manifestano le recidive?

Segni premonitore della recidiva sono sensazioni di bruciore, prurito, formicolio, di punture di spillo localizzate nella sede dove apparirà la lesione. A poche ore di distanza (2-4) compare una piccola chiazza rilevata e arrossata su cui compaiono successivamente vescicole disposte a grappolo che durano al massimo 48 ore; in seguito alle vescicole seguono le pustole che si rompono lasciando piccole erosioni policicliche e delle croste che durano da 72 a 96 ore. Dopo la caduta delle croste, la guarigione completa senza cicatrici avviene in 8 giorni circa (4-12 giorni).

Ci si può curare?

La terapia non può eliminare il virus, ma può rendergli la vita molto dura: si useranno farmaci ad uso topico e sistemico. Il criterio di prescrizione delle due forme di somministrazione da parte del medico si basa su quanto è precoce la diagnosi, sull’intensità e localizzazione delle manifestazioni, sulla frequenza delle recidive.

 

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